Teoria delle Strategie Motivazionali Soggettive

Cerchiamo di definire in maniera pratica e semplice i concetti della Teoria di Alfio Cascioli sulle Strategie Motivazionali Soggettive.

Ti sei mai chiesto perché ad alcune persone certe professioni appaiono affascinanti mentre ad altre non suscitano alcun interesse? Perché, a parità di condizioni e di prospettive di lavoro, alcuni operano con grande impegno ed entusiasmo mentre altri risultano poco coinvolti fino a dare prestazioni insoddisfacenti? E perché anche a parità di possibilità di soddisfacimento dei bisogni “secondari” da parte di una organizzazione o, comunque, di una qualsiasi attività professionale c’è chi è fortemente coinvolto, motivato e riesce ad esprimere il meglio di sé ricavando gratificazione, mentre un altro, magari dopo un interesse iniziale, ritira sempre più il suo investimento di energie fisiche e psichiche sull’attività intrapresa?

Questo interrogativo mi ha da sempre molto coinvolto e mi sono convinto che per dare ad esso una risposta, seppur non esaustiva,si debba centrare l’obiettivo di studio sul ruolo che gioca la “soggettività” nell’ambito della complessità dei comportamenti umani.

Facciamo partire, allora, un’analisi più approfondita del problema dando grande centralità alle “motivazioni” soggettive, in quanto fattori fondamentali per la comprensione del comportamento individuale e sociale delle persone.

Le “motivazioni sono la componente più profonda ed importante di ogni persona. Si sono formate e strutturate sulla base di tutte le esperienze affettive e sociali che dalla nascita in poi ognuno ha vissuto nella personale esperienza di vita. L’estrema diversità e l’ unicità di questa esperienza fanno si che questo mondo interiore e profondo delle motivazioni sia assolutamente soggettivo.

Sarà altrettanto soggettivo, quindi diverso, il comportamento individuale e sociale che queste motivazioni andranno a sollecitare.

Questo mondo delle motivazioni è dinamico. I bisogni umani, che sono contemporaneamente fisici e psicologici, interagiscono continuamente con la realtà in cui il soggetto si trova a vivere. Una realtà che tende ad essere modificata dalle motivazioni e dai relativi comportamenti e che, a sua volta, può modificare quelle motivazioni e quei comportamenti..

In questo rapporto di andata-ritorno agisce anche la creatività di ciascuno:”l’uomo non utilizza solamente la situazione che gli si presenta, egli può andare anche alla ricerca di situazioni nuove che la sua immaginazione gli suggerisce; egli può combinare dei motivi nuovi e provare strade inesplorate. Sono i due aspetti del processo cognitivo – le sue possibilità creative e il suo carattere realistico – che gli interessa di combinare” (E.Fromm, op.cit.).

Il comportamento umano è però ancora più complesso. E’ influenzato, oltre che dalle motivazioni, anche dagli “atteggiamenti” delle persone dietro i quali ci sono i “valori” e le “norme” che ciascuno ha ricevuto dagli ambienti familiari e sociali in cui è cresciuto. Un approccio di studio deve tener conto anche di questa variabile sociale. Un esempio banale che si può fare è questo: un musulmano è affamato e quindi è molto motivato a mangiare: gli viene offerto un piatto di carne di maiale ed è probabile che venga rifiutato perchè gli atteggiamenti religiosi gli impediscono di mangiare la carne di maiale. Tenendo pur conto che c’è questa ulteriore variabile che influisce sul comportamento umano limitiamoci, comunque, ad approfondire il rapporto complesso tra motivazioni e i comportamenti.

Come abbiamo accennato, il mondo delle nostre motivazioni è un mondo profondo e antico nella nostra personale esperienza di vita, al punto che buona parte di queste motivazioni sono “inconsce”, sono dentro di noi, influenzano i nostri comportamenti e non ne siamo consapevoli. Non a caso ci capita alcune volte che in una certa situazione ci comportiamo in una determinata maniera chiedendoci poi, in un secondo momento, magari meravigliandoci “ perché mi sono comportato così”?

Fissiamo, allora, un primo punto di riferimento nel ragionamento che stiamo sviluppando:

Si può comprendere profondamente il comportamento di una persona solo se viene riferito alle sue soggettive motivazioni.



(Tratto da : "Percorso magico, Capitolo 1 : Le strategie motivazionali soggettive)"

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